Humble Pie, questi sconosciuti
Spesso quando si fanno i nomi degli artisti hard rock si fanno i soliti nomi: Led Zeppelin, Deep Purple, Ac/Dc, ecc...ma oggi vi voglio far conoscere una band che mi piace un casino, gli Humble Pie. Sul sito di Strelly trovate la loro biografia che ho fatto e che è collegabile agli Small Faces (prossima la pubblicazione). Anello di congiunzione tra le band è Stevie Marriot, un geniale chitarrista inglese dotato di una voce rythm & blues potente al punto di sgolarsi. Incredibile ma vero: nel 1971 sono venuti anche in Italia, testimone dell'evento il giornalista Ernesto de Pascale (Corriere della Sera). All'epoca un giovane ragazzo, si trovò a vedere nella sua città, Roma, un loro concerto al Palaeur, dove avevano garantito l'aria condizionata che poi non ci fu. Alla fine del concerto Stevie Marriot era così cotto e chissà cos'altro che rimase ciondolante con la sua Gibson Les Paul sul palco. Lo hanno dovuto tirar via a forza perchè non aveva neanche la forza di muoversi, pensando anche che era madido di sudore. Ebbene, se il buon Mixo di Rock Revolution sulla defunta videomusic non avesse fatto vedere uno dei loro filmati oggi manco saprei di loro. Consigliabili i dischi dal terzo. La formazione era composta da Stevie Marriot, Peter Frampton, Greg Ridley e Jerry Shirley. Se non lo diceva invece Ozzy Osbourne in una intervista nel 1993 manco sapevo la orribile fine di Marriot, già provato da problemi di salute con la droga e l'alcool. Sotto silenzio (in Italia manco una riga...) è scomparso uno dei grandi del rock...godetevi questa immagine, con i 4 in azione sul palco (non c'è Frampton ma Clem Clempson, entrato nel 1974 in sostituzione).
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