Rock legends

martedì

Pentagle, per chi ama l'acustic

Voglio segnalare x la serie folk inglese '70 i Pentangle, una formazione atomica del genere, ascoltare per credere la canzone Train song con i 2 chitarristi Bert Jansch e John Renbourn che la fanno da padrone e la voce soave della cantante Jacqui McShee. un registrato della BBC Television

Le Runaways finalmente in video

Le avete ammirate nella foto di uno dei primi post, ma adesso diamo sonoro e filmato alle Runaways con Joan Jett in prima fila. La canzone è del 1978, Schooldays. Guardate Lita Ford che chitarrino che ha..

Ricordatevi di Strelly!


Come avrete letto dalla mail il blog si trasforma: diventa una sorta di web tv da consultare premendo play, poche nozioni e poi via alle immagini, salvo per gli ospiti della mia trasmissione. Il blog non sostituisce, lo sottolineo, il sito di Strelly, dove trovate gli approfondimenti dei grandi del rock. in futuro nuove bio e una rock legends top list..

venerdì

Un altro omaggio ad un chitarrista vulcanico..Rory ci manchi tanto..

Le testimonianze di altri musicisti su quello che è stato Rory Gallagher, non ci sono i sottotitoli, e le immagini di Rory sono fotoniche

Rory Gallagher, Irish Rock Blues, che nostalgia..

Il grande Rory Gallagher ci ha lasciato nel 1992, ormai dimenticato dal giro rock da anni, lo vogliamo onorare con una esibizione di Beat club del 1973 con la canzone "Used to be". Un maestro della Strato...

Cream, se non avete mai visto Eric Clapton capellone..

Un filmato a cui sono legatissimo visto che ce l'ho; i Cream al "Revolution club" di Londra nel 1967: Eric Clapton (se siete abituati a vederlo con la Fender impallidite qui), Jack Bruce al Basso e Ginger Baker alla batteria in "Tales of Brave Ulysses"

Humble Pie live!

Penso che molti avranno capito che ho un debole per gli Humble pie, il mitico gruppo formato da Stevie Marriot, Peter Frampton, Greg Ridley e Jerry Shirley. li avete visti nel posting iniziale di agosto in bianco e nero, ora godetevi una loro performance hard blues a colori nel 1971 al programma Beat Club!

Stevie Ray Vaughan live @ el mocambo 1983

Mi mancava Stevie Ray da vedere in filmato, l'ho sempre ammirato nei dischi, adesso un saggio della sua bravura in questo concerto a Toronto con Pride And Joy

Vanilla Fudge 1967 all' Ed Sullivan Show

Stati Uniti, 1967,un compito Ed Sullivan, uno dei presentatori più famosi d'America, colui che lanciò Elvis Presley e i Beatles in Tv, presenta un nuovo gruppo newyorkese che sta spopolando in America, i Vanilla Fudge. Non sa cosa lo aspetta...godetevi la devastante performance dei 4 con la canzone You Keep me hangin' on e guardate il batterista Carmine Appice che fuori che è. Posso dire che ha ispirato John Bonham dei Led Zeppelin per il set di batteria, visto che poi fecero da spalla ai Fudge durante il 1969.

martedì

Nuovo video degli Zeppelin:Stairway to heaven

Visto che l'altro ce lo hanno tolto ne propongo un altro, altrettanto bello e live 1973 dal Madison Square Garden:

Il prossimo ospite di Rock Legends: George McAnthony (assieme agli amici Bettylove!)


Venerdì 10 Novembre rock legends ospita George McAnthony e i Bettylove (un grazie a loro per questa straordinaria esclusiva!).McAnthnoy è un chitarrista country di Bolzano che proprio in quei giorni sarà ospite al Fiercavalli di Verona, presentando il nuovo disco TRAIL OF LIFE, che sarà possibile ascoltare durante l'intervista. Questa la sua carriera di musicista, tra le sue collaborazioni più prestigiose l'amicizia con il grande John Denver:
George McAnthony, nato nel 1966 in provincia di Bolzano, ha ormai alle spalle tredici anni di esperienza come cantautore e musicista professionista. L'ex-falegname, dopo un periodo di volontariato laico in Etiopia dal '85 al '87, decide di dedicarsi interamente alla musica country e sceglie il nome d'arte "McAnthony" in ricordo di suo padre Anton.
Nel 1988 vince un concorso per giovani talenti bandito dalla RAI e nello stesso anno esce il suo 1. LP/MC "GREEN IS PEACE" che viene accolto con entusiasmo da pubblico e stampa. Nel 1990 segue il 2. CD/MC "TOGETHER". Nel 1992, appena tornato da un tour di beneficenza in Albania, George McAnthony incide il suo 3. CD/MC "COUNTRY WAY OF LIFE" negli studi Hilltop di Nashville Tennessee, Stati Uniti. In contemporanea ha inizio una collaborazione con la grande country-star John Denver (scomparso il 12.10.97). A seguito di un loro incontro a New York, John e George si esibiscono in coppia in un mega-concerto in Italia nel maggio del 1992. Nel 1994 esce il 4. CD/MC "LIVE ON THE ROAD" che contiene i grandi classici della musica country registrati dal vivo in formazione da "One Man Band".
Due estratti del 5. CD/MC "LIKE A COUNTRY BOY" (1996) che la "Comstock Records USA" inserisce in compilation internazionali entrano in diverse classifiche europee ed americane. In seguito al successo riscosso nel maggio '98 la "ECMA European Country Music Association" premia George McAnthony con l'Award come "Miglior Cantante Country Europeo dell'Anno". In occasione del suo 10° anniversario come artista, nel 1998 George McAnthony presenta il suo 6. CD/MC "WEEKEND COWBOY" che include 8 composizioni originali e 1Nel dicembre 1998 la "Comstock Records USA" lo invita a fare interviste in varie emittenti radiofoniche statunitensi. In questa occasione viene anche prodotto il video "Free Country Spirit" con riprese girate in California, Nevada ed Arizona. Tra una registrazione e l'altra George McAnthony si trova costantemente impegnato in lunghi tour in tutta Italia e anche in Germania, Austria, Francia e Svizzera partecipando anche a varie iniziative di beneficenza. Nel gennaio 2000 l'etichetta "Azzurra Music" pubblica il 7. CD/MC "22 GREATEST HITS (1988 - '97)" che contiene il meglio dei primi cinque album.

Nel marzo 2000 George McAnthony incide il suo 8. CD/MC "THE VISION" a Nashville (Tennessee), accompagnato da famosi musicisti del luogo.
Nel 2001 George McAnthony viene premiato con due Awards Internazionali “Miglior ARTISTA Country Europeo” e “Miglior CANZONE Country Europea dell’Anno”. Nell’ estate del 2002 viene pubblicato il 9. CD/MC "WILD HORSE RUNNING", che contiene 10 composizioni inedite e 13 indimenticabili classici.

Nel 2003 George McAnthony tiene un concerto “unplugged” a Dublino presso il “Language Centre of Ireland” di fronte ad un pubblico di varie nazionalità. Questo viaggio in Irlanda è fonte di nuove esperienze culturali e musicali che andranno ad arricchire il nuovo CD.
In occasione del suo 16° anniversario come artista professionista nel 2004 George McAnthony incide il suo 10. album "GREAT SPIRIT" che contiene dieci composizioni inedite e tre classici di grande richiamo.
Gran parte dei brani contenuti nei dieci album pubblicati sono composti interamente da George stesso. Melodie trascinanti e cariche di atmosfera fanno da cornice a testi significativi e positivi, scritti in lingua inglese.
Parallelamente ai lunghi tour che vedono George McAnthony protagonista in tutta Europa egli è costantemente impegnato nell’ambito sociale con vari progetti.

Non ci resisto, Suzi Quatro live 1973!

La Youtubemania mi ha contagiato....grazie Nicola!questo è un filmato storico di Suzi Quatro che esegue in uno studio la canzone Can the can....filmato storico e di ottima qualità...queste cose in tv non ve le fanno vedere..guardate cosa vi siete persi per tutti questi anni. La registrazione è presumibile sia alla tv tedesca, in Italia c'è arrivata solo nel 1980 e al festival di Sanremo....Rock on!

Ten Years after a Beat Club

13 anni fa fui folgorato dall'esibizione dei Ten Years After nel programma beat club, una summa di quello che questa band fece negli anni '60 e '70. Straordinario l'ensemble con il chitarrista + veloce del mondo, Alvin Lee, che qui duella con il bassista di scuola jazz blues Leo Lyons. Gradevole la batteria di Ric Lee e un po' in sordina il grande organista Chick Churchill. Godetevi il grande Alvin e la sua band in Good Morning Little Schoolgirl, per bassisti e chitarristi è un filmato in cui si può prender nota

venerdì

Le immagini storiche sono cultura, beccatevi i Deep Purple storici

I prossimi ospiti di rock legends: Marygold


Venerdì 27 settembre alle ore 20 a Rock Legends ospiti i Marygold, formazione prog rock veronese che presenterà il cd “The Guns of Marygold” , lavoro che ha ricevuto una nomination al prog award 2006.

La cronistoria del gruppo:
Marygold nascono a Verona nell'autunno del 1994 sulle ceneri degli Wildfire, una cover band specializzata soprattutto in brani dei Marillion del periodo Fish. Ai sopravvissuti Wildfire, Jack (batteria), Stefano (tastiere) e Massimiliano (basso), si uniscono in modo fortuito Michele alla voce e Massimo alla chitarra.
L'intesa con i nuovi arrivati viene raggiunta suonando un pò di cover di Marillion e Genesis, ma dopo pochissimo tempo nasce in maniera del tutto naturale e senza premeditazione l'embrione di quello che diventerà in seguito il brano The wizard, che quasi per scherzo viene a poco a poco sviluppato e che pone il gruppo di fronte ad un bivio: continuare a suonare cover o cercare di creare un proprio repertorio fatto di composizioni originali? L'intesa c'era, l'esperienza delle cover suonate nei locali della città era già stata fatta da tutti i componenti, quindi ... perchè non provare?
Con questa prima formazione, che inizialmente non aveva ancora un vero e proprio nome, nascono alcuni dei brani che andranno poi a far parte del CD (Crows on the tree è una di queste), oltre ad innumerevoli bozze che ancora attendono di essere sviluppate. Dopo qualche tempo il bassista Massimiliano lascia il gruppo ed il suo posto viene preso da Marco Adami, già Yellow Plastic Shoobedoobe (cover Genesis), poi autore assieme al cantante Michele dei testi di tutte le canzoni.
Le composizioni proseguono: in questo periodo nascono Tania stands... e Sunflowers, oltre ad un pezzo strumentale non incluso nel CD, e la solita miriade di idee. Una di queste, opera della genialità esplosiva di Michele, è pressochè completa, ma nella sua veste originale risulta in alcune parti di difficile arrangiamento. La lavorazione è complicata, il pezzo viene stravolto mantenendo solo il nucleo centrale, ed il gruppo entra in un periodo critico che porta alla rottura con il cantante Michele che lascia così la band.
Subentra come cantante Guido, anch'egli ex Yellow Plastic Shoobedoobe, con il quale si viene finalmente a capo di quel brano lasciato in eredità da Michele: la versione finale soddisfa tutti, ed il suo titolo Marygold darà, solo molto più tardi, il nome al gruppo. Questa formazione, con il nome di Sunflowers, si prepara all'attività live ma con grande difficoltà riesce a proporsi dal vivo solo in due occasioni: la prima in un locale della città, la seconda in un concorso per gruppi emergenti in provincia. In questo periodo nasce Hara-kiri show, un brano che segna una svolta nel modo di comporre del gruppo che cerca di uscire dai propri schemi compositivi alla ricerca di un suono più essenziale, meno cerebrale, più diretto.
Un ultimo cambio di formazione si ha con l'addio al gruppo da parte del bassista Marco. La band, che sceglie allora di chiamarsi definitivamente Marygold, decide, nell'attesa di trovare un nuovo bassista, di registrare con i mezzi a propria disposizione i brani completi e più significativi composti dalla sua formazione. E' così che dopo tre anni di duro lavoro il primo CD completamente autoprodotto è pronto. Nel frattempo Alberto, in arte Baro, bassista e compositore, è entrato a far parte del progetto. I Marygold, con lui, si stanno preparando all'attività live per la promozione del CD con un occhio di riguardo a tutti i brani e le idee che da molto tempo giacciono dormienti nel profondo e meraviglioso mondo di Marygold!

Per maggiori info segnalo il loro sito: http://www.marygold.net/
Per info su di loro la mail è band@marygold.net

La formazione:

Guido Cavalleri - Voce, flauto traverso
Stefano Bigarelli – Tastiere
Massimo Basaglia – Chitarra
Marco Pasquetto (Jack) - Batteria
Alberto Molesini (Baro) - Basso

Johnny Winter, the Texas Tornado



Se c'è un bluesmen che mi fa impazzire questo è Johnny Winter.
Oh, sia chiaro, me ne piacciono tanti altri ma la sua immagine e la sua musica sono unici.
un bluesmen di quelli tosti, magro, albino, tatuatissimo, una figura che sembra venuta da un altro pianeta.
E Johnny Winter è di un altro pianeta
Consiglio la discografia anni '70, per chi poi vuole sentire il suo lato più rock segnalo Johnny Winter and del 1970, Johnny Winter and live del 1971 e Johnny Winter captured live del 1976...roba da paura
I primi dischi del 1969 sono fantastici, mettono in chiara evidenza lo stile chitarristico e blues del nostro eroe, accompagnato dal fratello Edgard al piano e Sax quando occorre.
Purtroppo ai giorni nostri le condizioni di Johnny Winter sono tutt'altro che buone. Ho scelto xò di non pubblicare una sua foto attuale xchè fa veramente male..meglio il Johnny Winter classico

martedì

I prossimi ospiti di rock legends: Powerhouse


Venerdì 13 ospiti a rock legends i Powerhouse, Deep Purple Tribute band di Verona. Una serata all'insegna dei Deep Purplee dell'hard rock anni '70. Questa la formazione:

LINEUP POWERHOUSE
Basso:Roberto Vicentini- Musicista con scuola di chitarra classica e basso
inoltre ha suonato con alcuni gruppi ai tempi del Veronabeat

Cantante:Massimo Tofolutti:Ha frequentato la scuola di canto ed è stato componente
dei gruppi Nazca e Biter Sweeth negli anni 80-90

Batteria:Michele Goatin:Batterista appasionato di Heavy Metal.
Ha suonato con vari gruppi tra cui tra cui Korova Milkbar,Simulacro,Black Angel
.
Chitarra: Marco Vicentini:Musicista patito per Ritchie Blackmore, ha suonato con alcuni gruppi tra gli anni 70-90 Ora sta provando anche a costruire un gruppo di musica medioevale, sulla scia di quello che fa il suo idolo con i Blackmore’s Night.

Tastiere:Federico Fuggini: Maestro nello strumento diplomato e laureato in
conservatorio ha suonato e collaborato con molti musicisti noti tra cui anche
Debora Cooperman.

Blue Oyster Cult, i Black Sabbath americani



Per chi pensava che l'hard rock degli anni '70 fosse solo appannaggio degli inglesi ecco i Blue Oyster Cult , una formazione hard rock Yankee che con i suoi primi 4 -5 dischi ha scritto una importante pagina di storia di questo genere. La loro formula è originale, con venature prog niente male, storie impossibili e fantascientifiche di apocalissi e violenza subumana. Sopravvivono anche oggi, anche se nessuno come al solito li ricorda. Da seganalare in alcuni testi la parteciapzione di Patti Smith, che doveva entrare nel gruppo secondo alcune voci